Il libro da comodino è quel genere di libro che ci traghetta dallo stress della giornata alla pace del sonno.
Come scegliere un libro da comodino è una domanda a cui, secondo il mio parere, non è semplice rispondere, proprio perché per quanto mi riguarda affido grandi aspettative al libro che, con buona probabilità, mi terrà compagnia per alcune sere.
Più facilmente posso dire quali siano i tre elementi che NON condizionano la mia scelta.
# IL GENERE LETTERARIO:
sebbene sia senza dubbio un buon punto di riferimento, tuttavia non mi sento di basare la mia scelta esclusivamente su di esso.
In primo luogo perché mi piace spaziare tra generi diversi, in secondo luogo per non rischiare di rimanere imprigionata nei miei gusti, rinunciando così a scoprire nuovi orizzonti.
# L’AUTORE:
vale più o meno lo stesso discorso del genere letterario. Scegliere un’autore che già si ama può essere una garanzia, tuttavia non mette del tutto al riparo da delusioni e limita la possibilità di scelta entro confini già sperimentati.
Con questo, non dico che non leggo mai due libri dello stesso autore, ci mancherebbe. La mia libreria pullula di collezioni più o meno complete, tuttavia non lo ritengo un criterio univoco di scelta per quel libro che voglio che accompagni le mie serate con intensità e sorpresa.
#LE RECENSIONI:
si tratterebbe, per la verità, di un altro metodo sensato. Spesso le recensioni orientano già il lettore attraverso un parere autorevole, informandolo di ciò a cui va incontro.
Tuttavia, parafrasando Nanni Moretti, so che mi troverò sempre d’accordo con una minoranza di persone e le recensioni non fanno eccezione.
Le mie scelte si fondano su criteri meno assennati e, sopratutto molto più istintivi.
Mi piace lasciarmi colpire da:
# L’IMMAGINE DI COPERTINA:
E’ il biglietto da visita di ogni libro. Se è accattivante ed esteticamente piacevole, cattura facilmente la mia attenzione, incanalando la mia curiosità verso i più svariati temi e verso autori a me ignoti.
Terreste mai sul comodino un libro con una copertina brutta? Ecco, io no.
# IL FORMATO:
Ho un altro grosso limite. Non amo i libri rilegati. Se me li regalano, concordo sul fatto che a caval donato non si guarda in bocca, tanto più che generalmente sono più costosi e, quindi, più pregiati di quelli in brossura, pertanto li leggo ugualmente. Ma se me li compro io, li scelgo esclusivamente in brossura, e, se in quel formato non lo trovo, allora in digitale, ma di questo parlerò nel prossimo post.
Per me il libro da comodino deve esser comodo da sfogliare e agile da tenere in mano, su questo non transigo.
# LA QUARTA DI COPERTINA:
Tralasciando il contenente e passando al contenuto, la quarta di copertina dice molto del libro che stiamo per leggere.
Come dice qui la sociologa e scrittrice Anna De Re, la quarta di copertina non deve raccontare il libro, ma convincere il lettore a leggerlo.
Spesso, quando leggo una quarta di copertina ben scritta, inizio a immaginare. Non importa se poi ciò che leggerò corrisponda alla mia fantasia. Quel che conta è che l’abbia stimolata e che mi abbia portata a sceglierlo fra tanti.
E voi, come scegliete i vostri libri da comodino?