-calendario dell’avvento 2016-
Comunque, Natale
di Silvia Algerino
Apro le caselline del calendario dell’avvento che ho preparato per la mia bambina.
1 dicembre: una caramella;
2 dicembre: un pupazzo;
3 dicembre: una figurina;
4 dicembre: un dolcetto.
Sgocciolano le giornate come si sgranano le pietre di un rosario e ognuna mi lascia un graffio sul petto.
La mia bambina da sette anni non c’è più, ne avrebbe quasi undici.
Guardo le foto. Cerco di indovinare la trasformazione in adolescente. I compleanni che non ci sono stati, le delusioni che non ha avuto.
Domani è comunque Natale.
Addobbiamo l’albero, farcisco il panettone. Rido isterica bevendo un dito di spumante.
E mi trascino nei millanta Natali che verranno, comunque, anche senza di lei.
13 Comments
Complimenti, Silvia. A Natale si fanno sentire come un macigno le mancanze delle persone che non ci sono più. È il rovescio della medaglia delle feste comandate. Un racconto profondo.
Grazie, Tiziana.
Sì. a volte le feste possono essere molto crudeli.
Bel racconto, rende il senso del Natale quando smette di avere un senso perchè a Natale chi ci manca manca ancora di più. Io lo so molto bene.
Grazie, Giulia.
Come dice giustamente Sandra qui sotto, il Natale amplifica in bene e in male.
Ci sono mamme proprio così che sorridono con quel malloppo nel cuore. Per loro nulla sarà più come prima perché come dici bene nei millanta Natali che verranno dopo il tempo scorrerà impudente. Buone feste sa di stantio, perchè quel dolore non passerà mai.
Brava Silvia.
Grazie, Nadia.
Credo che la cosa più difficile sia proprio affrontare i millanta Natali che verranno.
Struggente.
<3
Oh, che dolore intenso. Natale amplifica questo solo fa. (Quindi è pure moltiplicatore di gioia, che se ti sei appena fidanzato ti sembrerà una festa immensa)
Sì, esatto. Sandra. Natale è come un grande amplificatore di gioia e di dolore. Il difficile è conviverci senza poter schiacciare il tasto off.
E comunque torno dopo mezz’ora, ho pensato come sarebbe se morisse uno dei miei nipoti e sono stata malissimo.
Scusa, Sandra. Non volevo rovinarti la domenica! 🙁
Eh. Mannaggia a te. <3