Spesso non ne teniamo conto, ma uno dei fattori che influisce sul successo di un blog è proprio l’usabilità.
Che cosa si intende con questo termine?
Che cosa significa usabilità di un sito
Beh, usabilità significa quello che dice il nome stesso: la capacità di un sito o di un blog di essere utilizzato non solo con facilità, ma anche piacevolmente.
In inglese si parla di user experience, e la si abbrevia con UX. Una buona esperienza su un sito, unita a buoni contenuti, renderà più probabile una permanenza più lunga sul sito stesso (e quindi un minore tasso di rimbalzo) e il ritorno o addirittura l’affezione.
Per trasformare i lettori in follower è molto importante garantirgli non solo contenuti interessanti, ma anche la piacevolezza della lettura.
Del resto è logico: se su un sito impiego troppo tempo a trovare quello che cerco o se non capisco come mi devo muovere, provo una sensazione di disagio unita a quella di una perdita di tempo. E molto probabilmente non ci tornerò. A meno che non ci siano contenuti talmente preziosi da non poterne prescindere, ma temo che non sia il mio caso.
Come rendere un blog più usabile
La ricetta chiave per rendere un blog più usabile e trasformarne la lettura in una buona esperienza è semplice.
Di base, provate a guardare il vostro sito come se ci arrivaste per la prima volta e fate quello che farebbe un vostro lettore. Analizzatene la leggibilità, testate la velocità di caricamento delle immagini e delle pagine in generale, provate a fare ricerche.
Ma poi fate un passo più in là e non fate l’errore di guardare solo con i vostri occhi. Ci possono essere funzioni che a voi non interessano, ma che per il vostro lettore potrebbero essere molto utili.
Guardate in modo analitico gli altri blog e provate a fare un elenco delle funzioni che hanno: potrebbero essere utili ai vostri lettori?
4 consigli per migliorare l’usabilità del vostro blog
Periodicamente faccio un po’ di modifiche al mio blog e non solo da un punto di vista contenutistico.
Se è di routine ripescare i vecchi post e rinfrescarli con i dovuti aggiornamenti, eliminare i link rotti e correggere eventuali imprecisioni, è diventata per me una abitudine lavorare sulla struttura del blog, cercando appunto di migliorare l’esperienza per i lettore.
Ecco alcune modifiche che ho fatto di recente:
1. Miglioramento della leggibilità
Sarà che con l’età la vista mi diminuisce, ma per me è molto importante riuscire a leggere bene, soprattutto quando lo faccio da smartphone.
Se un blog ha uno sfondo diverso dal bianco (o al massimo beige, rosa pallido e simili) mi dispiace ma non lo leggo. Ma non solo: anche se il testo è troppo fitto, se i paragrafi sono troppo ravvicinati, tendo a scartarlo.
Così, per quanto riguarda il mio blog, ho scelto due font (Nunito per il testo e Karla per i titoli) senza grazie che mi pare assolvano bene il compito di facilitare la lettura senza tralasciare un pizzico di eleganza.
Ho aumentato la dimensione del font rispetto al passato (sotto consiglio di un blogger, che ringrazio) e ho uniformato i colori dei font: nero su bianco è in assoluto l’abbinamento più leggibile (e, diciamolo, elegante).
2. Inserimento del sommario
Fino a poco tempo fa non ci avevo fatto caso. Invece ho scoperto che avere un indice all’inizio del post è molto utile, sia per chi ci legge di abitudine ma ancor di più per chi capita sul sito per la prima volta.
Se non conosco ancora il blog, potrei non avere chiaro di che cosa si sta parlando e potrei abbandonarlo dopo poche righe.
Il sommario mi dà una panoramica immediata ma non solo: se ho fretta mi guida al punto interessante. A me spesso le lunghe premesse irritano, soprattutto se sto cercando qualcosa di particolare, magari per lavoro. Col sommario vado direttamente al punto e non scarto l’articolo a priori.
Per il mio blog ho usato il plugin Table of content plus: si tratta di un plugin piuttosto facile da utilizzare anche nella versione free, con alcune personalizzazioni interessanti. Purtroppo non è più stato aggiornato nelle tre ultime versioni di wordpress, quindi lo uso a mio rischio e pericolo. Voi, se non volete rischiare, cercatene un altro.
3. Possibilità di scaricare i post in .pdf
Non so se per i miei lettori sarà una novità gradita, ma io mi sono accorta che spesso vorrei stampare i post che leggo, soprattutto su argomenti che mi servono per lavoro.
Trovare in un sito la funzione per poter scaricare il post in .pdf e salvarlo o stamparlo mi fa sempre piacere, anche se poi magari non lo faccio.
Anche in questo caso ci sono dei plugin che generano la funzione in automatico. Tuttavia, per quanto riguarda il mio sito, preferisco farlo manualmente. Ciò vuol dire che mi copio il testo in word, lo converto in .pdf, lo carico nei media e lo linko in fondo al post.
Perché non farlo con il plugin senza ulteriori sbattimenti? Mah, per quanto mi riguarda, almeno per due motivi.
Primo per non caricare troppi plugin, secondo perché non è sempre detto che il risultato dell’impaginazione sia perfetto. Facendolo in manuale posso impostare la pagina come voglio, magari mentendo anche un piè di pagina con il copyright. Che poi, vabbé, se uno vuole rubare, ruba lo stesso.
4. Creazione di un template per le immagini
Questo, a dire il vero, l’avevo già fatto in precedenza, ma con scarsi risultati.
Questa volta ho deciso di non creare solo un template immagine uniforme, ma anche di inserire il titolo nell’immagine.
In primo luogo perché non si è mai chiari abbastanza, soprattutto sul web. E in secondo luogo perché le immagini spesso corrono su google in modo incontrollato.
Può capitare che da una ricerca per immagini venga fuori il nostro post e non è male se colui che l’ha fatta capisce subito di che cosa si sta parlando.
In terzo luogo per uniformare anche la dimensione delle immagini con una risoluzione buona ma un peso, in termini di kb, non troppo elevato: utile sia del punto di vista estetico, sia della velocità del blog
In questo caso ho creato un template su canva: non solo diventa molto rapido creare di volta in volta l’immagine per il post, ma ho anche un cloud dove recuperarla in caso di necessità.
Conclusioni
Ci sono altre mille piccole modifiche che vorrei apportare e che man mano farò. A volte sembrano bazzecole, ma sono poi quelle cose che fanno la differenza. Del resto, Amazon docet.
Se è ha il successo che ha, non è solo per i prezzi convenienti, ma per la cura del cliente, evidente proprio da quelle mille piccole cose.
E voi, siete d’accordo? Che cosa fate per rendere il vostro sito piacevole e usabile?
17 Comments
Non credo di essere molto evoluta in questo senso. Comprimo le immagini, ho una pagina con l’indice degli articoli, rendo il testo non troppo compatto, e per il resto mi affido al mio gusto. L’idea dell’indice a inizio post mi piace; devo scoprire se c’è qualche plug-in di quel tipo per Blogger.
Tempo fa ho usato lavorato su un sito in blogger. Non so se ci fosse un plugin per questa funzione, però mi pare di ricordare che si potesse impostare aggiungendo del codice in HTML.
Per il mio blog ammetto di non fare molto, il mio blog è molto semplice da leggere, visto che ho adottato un modello basico. La colorazione è di un celestino tenue che mi sembra molto leggibile, i blog con uno sfondo scuro di solito mi mettono in difficoltà. Una cosa che mi posso segnalarti per il tuo blog è la grandezza dei caratteri nei commenti, è piccolissima e faccio fatica a leggere quello che scrivo.
Grazie della segnalazione molto utile. Il font troppo piccolo nella textarea dove inserire i commenti in effetti può spingere il lettore a non commentare. Ho provveduto immediatamente a ingrandire il font. 😉
Non so che è sta mania di mettere i sommari in testa agli articoli, perché se vai a vedere il sito di Jacob Nielsen, il padre della web usability lui come “summary” usa solo due righe, più o meno come lo snippet di Google.
Il sommario ha senso per articoli davvero complessi e lunghi, pensa alle FAQ di un sito di ecommerce o un manuale online. Per gli articoli dei nostri blog rischia solo di far scappare l’utente (ok, conosco già la materia) senza aver letto il “tuo” punto di vista della materia oppure arrivare in fondo con le aspettative deluse (tutto qua? dal sommario credevo di più!)
Rischia di essere un’arma a doppio taglio.
La leggibilità al giorno d’oggi dipende anche dallo strumento, quindi più di tutti il sito dev’essere responsive. Lì nel nostro caso dipende dal template, ma su wordpress non ho mai avuto particolari problemi.
Sulla stampa in pdf, dipende molto dal browser (e comunque se sono dal cellulare diventa difficile). Ma nel plugin che uso io, Add This, c’è pure la possibilità di inviare l’articolo direttamente al Kindle. Utilizzo? Zero. Se non hanno voglia di leggerti, non ti leggeranno, nemmeno se gli mandi l’articolo stampato e rilegato in oro 24k!! 😀
Template per le immagini no. Sono già sono le strette regole delle condivisioni sui social, dove se sbagli le proporzioni, Facebook si rifiuta di mostrarti l’anteprima nel link, mi ci manca solo il template! Anche perché creativamente ogni post deve avere la sua immagine, e non sempre può essere imbrigliata in un template, anzi. In ogni caso, quel che non capisco è come mai alcuni blog non curino le anteprime sui social: quando condividono l’articolo esce l’immagine più improbabile, tranne quella in testa all’articolo. Quello si che fa brutto (in una società visual poi!)
Parto dal fondo. Per quanto riguarda le immagini, ho previsto un template con dimensioni adatte sia al mio blog sia alla condivisione su Fb (che è il social che più mi porta letture). SEO Yoast permette anche nella versione free di aggiungere l’immagine da condividere su Fb, quindi in questo modo si evita quel tipo di problema. Anzi, avere un template mi garantisce proprio di non trovarmi pagine, sia sul sito sia sui social, con immagini sballate.
Sul responsive, non ho scritto nulla perché lo davo per scontato: non prenderei nemmeno in considerazione un template che non lo garantisca.
A me la stampa in .pdf, nei blog altrui, è sempre stata utile: magari non la userà nessuno, ma mi costa poco metterla e secondo me può essere comunque apprezzata come attenzione verso il lettore. Lo stesso vale per l’indice. Per me dà ordine. Poi, è chiaro, dipende dai contenuti. Se si tratta di un blog “diario” è del tutto inutile, ma in un blog strutturato per dare informazioni, a me piace. 😉
E allora non è usabilità, è gusto personale, due concetti differenti. 😉
Ma a proposito di usabilità, cioè strumenti che dovrebbero favorire l’utente, perché da mesi continuo a cliccare la casellina “Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento” ma poi non mi arriva nulla? Nemmeno nello spam. Ho lo stesso problema anche con quello di Nadia, qual è il plugin incriminato? :O
Ahahahaha! Touché! Detto così può sembrare gusto personale, ma non intendevo quello. Per me, l’usabilità va anche al di là dell’aspetto tecnico (che pure è fondamentale), tanto più oggi che la concorrenza è spietata. Faccio un esempio banale: pensa per esempio a Gmail che ti fa comparire il messaggio “Forse hai dimenticato l’allegato”, se hai scritto nel testo allegato. Ecco, questa è una cura in più che va al di là del funzionamento tecnico, anche se può infastidire qualcuno. O Booking che ti avvisa che non pagherai subito anche se prenoti.
Per UX intendo anche questo, oltre a tutto quello che giustamente intendi tu: ovvero cercare di prevedere i desideri/bisogni dell’utente per dare una buona esperienza e agevolarli in ciò che vogliono fare sul sito. Tu dici: a me l’indice non piace. Ok, lo posso capire. Ma io sto dando una mappa all’utente per agevolarlo nella lettura del mio post, così come fa l’abstract che citi tu. Che sia una moda, boh! Vedo siti che lo fanno e altri no, non saprei dire. Allo stesso modo, avere il tasto per scaricare un post in pdf va in quella direzione, anche se lo usasse una sola persona, così come uniformare le immagini del mio sito per renderlo facilmente riconoscibile. Just my two cents. 😉
Ps. Grazie per la segnalazione, non me ne ero accorta. Temo sia il plugin del GDPR. Controllo.
Trovo i tuoi suggerimenti molto utili. Il template in assoluto è lì più interessante, a volte impazzisco per definire le dimensioni e il risultato in anteprima sul blog non è sempre omogeneo. Devo trovare naturalmente la combinazione giusta di valori per evitare che la condivisione, specie su FB, non sia al top ma suppongo si tratti di tentativi e successive approssimazioni. Il Toc lo uso già per i post più lunghi ed articolati. Lo trovo utile, ma non per tutti i tipi di post. Alla stampa in pdf non avevo pensato. Al prossimo giro di manutenzione questi tuoi suggerimenti mi saranno utilissimi
Ps: il font è molto elegante ma quello che nei commenti chiarissimo. Sarà che sono cecata…
Ciao cara, ti ringrazio per l’apprezzamento. Se i miei suggerimenti ti saranno utili, ne sarò felice.
Ps. Grazie per la segnalazione, provvedo a modificare il colore.
Un post molto interessante! In effetti anche io tendo a evitare alcuni blog dove non riesco a leggere bene i post o a navigare. O anche quelli che mi inondano di informazioni. Per me la chiarezza è fondamentale. Quindi farò tesoro dei tuoi suggerimenti e vedrò che modifiche fare da me.
Il sommario invece a me non piace, lo salto sempre e lo trovo inutile, ma sarà un fatto mio. Inoltre ti confesso che le mode mi fanno storcere un po’ in naso.
A proposito di leggibilità, sai che questo grigio chiarissimo nello spazio per commentare secondo me è veramente troppo chiaro? Te lo dico perché io stento un po’ a leggere quello che sto scrivendo… te lo volevo dire da un po’ 🙂
Grazie cara, della segnalazione. Non me ne ero mai accorta perché commento sempre da pc, e sul mio è visibile. Correggo immediatamente. 🙂
Davvero molto interessante questo post! Anch’io, come Giulia e Grazia, non mi sforzo molto per rendere il mio blog più fruibile. Ho adottato qualche accorgimento a livello puramente istintivo sin da subito, scartando del tutto lo sfondo troppo scuro perché, anche se il contenuto è il migliore del mondo, la leggibilità ha il suo peso e io faccio anche fatica a leggere. Ero partita con un template molto semplice da blogger, e poi arricchendolo man mano. Crescendo il blog in maniera esponenziale, era diventato un caos totale, così tre anni fa mi sono buttata nella mischia, chiudendolo per la pausa estiva e adottando un template più pulito e ordinato… o almeno spero!
In effetti qualche piccolo miglioramento bisognerebbe sempre farlo, anche per dare l’idea di un blog seguito.
Sì, ogni tanto fare le pulizie di primavera è utile anche per il proprio blog. Anche perché, fermandosi un attimo, lo si guarda con l’ottica del lettore e ci si accorge di cose che, quando si è immersi, non si possono notare.
A me, comunque, il tuo blog ha sempre dato l’idea di un blog ordinato e curato. 😉
Ciao, Silvia!
Sai che leggendo questo tuo post molto utile in effetti mi sono resa conto che il mio blog era troppo “inzippato” di parole, fitto, font piccolo, nessun salto di linea se non per gli “a capo”? Insomma, è stato illuminante. Grazie. 🙂
Ciao Luz!
Mi fa piacere che i miei consigli ti siano stati utili. 😉
[…] dedicherò all’aggiornamento del blog, come suggerisce Silvia in questo articolo, e utilizzerò gli strumenti che Maria Teresa Steri ha messo a disposizione per noi nella sua nuova […]