Il giallo dell’estate: il commissario Pietrasanta

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Per la mia nuova rubrica Indie&Co. proprio in questi giorni ho letto e selezionato il romanzo giallo L’inevitabile Crudo Destino: il commissario Pietrasanta.

Nonostante l’ambientazione siciliana, nell’isola immaginaria di Ventazze, il romanzo di Riccardo Moncada si presenta fin dalle prime battute come un’opera di ampio respiro che porta il lettore a pensare più a Dan Brown o a Ken Follett che al conterraneo Montalbano.

Un romanzo d’ampio respiro

All’intrigo internazionale, che ha come teatro la piccola isola, si aggiunge la presenza della detective di Scotland Yard Marion Douglas, la quale arriverà per collaborare con il Commissario Pietrasanta e finirà per sconvolgerne la quotidianità mentre i due si apprestano a scoprire l’assassino di un turista inglese e il mistero che aleggia dietro alla scomparsa della fidanzata.

Ne esce un quadro molto piacevole: un paese  – lo si percepisce chiaramente – a cui l’autore è molto legato e che viene rappresentato non attraverso stereotipi ma con uno spaccato realistico in cui gli attori in gioco non si dividono nettamente tra buoni e cattivi, ma si presentano attraverso le mille sfaccettature che li compongono. Dal pettegolezzo delle donne anziane dell’isola, alla vita tribolata dei pescatori, passando per la devozione a Santa Sesterza, usi e costumi locali prendono vita diventando centrali nella costruzione e nello svolgimento della trama attraverso i loro chiaro-scuri.

Il romanzo non solo è ben costruito, ma lascia il lettore in sospeso fino all’ultimo grazie a un intreccio sapiente che porta a proseguire la lettura con un ritmo incalzante e quasi da film d’azione o da thriller più che da semplice giallo.

Non manca la storia d’amore: anche in questo caso non segue semplici cliché ma si sviluppa lungo il corso di tutto il racconto tra alti e bassi in cui il lettore, quando sembra aver trovato una certezza, si trova nuovamente spiazzato.

Fino alle ultime pagine rimangono aperte molte possibilità che l’autore ha costruito e intrecciato come una tela ben tessuta: solo alla fine tutti i nodi si scioglieranno e si ricomporrà il puzzle.

Un indie di qualità

Proprio perché si tratta di un romanzo autoedito, mi preme sottolineare la professionalità con cui sono stati curati certi aspetti per quali l’autore ha senza dubbio investito molto tempo e denaro. Se spesso si pensa che il self-publishing sia abbinato inevitabilmente alla scarsa qualità dei testi e alla cura dozzinale dell’impianto grafico, questo è invece il classico caso che smentisce l’opinione comune. Oltre al lungo lavoro di editing condotto da Riccardo Montada con la editor Stefania Crepaldi, si può notare una grande professionalità nella cura della cover, tale da fare invidia persino a molte opere pubblicate con l’editoria tradizionale.

Inoltre la preparazione da parte dello stesso autore di un sito web dedicato al Commissario Pietrasanta si presenta come operazione particolarmente innovativa nel momento in cui funge da approfondimento tematico sui personaggi, sui luoghi e persino sulle scene tagliate.

E questa operazione assume un significato ancora più importante nel momento in cui si scopre che seguiranno altri 6 romanzi + 1, in cui l’accoppiata Douglas-Pietrasanta continuerà a essere protagonista di intrighi e crimini da svelare qua e là in giro per il mondo.

La mia scheda sul libro

 

L’avete letto? Se non l’avete ancora fatto, ovviamente ve lo consiglio.

 

 

16 Comments

By Silvia

Silvia Algerino Copywriter

Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

Vivo con un marito, due figli e un gatto in una casa ai confini del mondo.

Mi occupo di scrittura: copywriting, SEO, naming e comunicazione aziendale. Non sempre nello stesso ordine.

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