Io sostengo #Promemoria

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Il post di oggi è un post un po’ particolare che, almeno all’apparenza, potrebbe sembrare fuori tema rispetto agli argomenti di cui tratto solitamente.

Invece, no. Noi qui parliamo di lettura e di scrittura. Ci interessa la cultura, ma non fine a se stessa, bensì funzionale alla crescita di ciascuno di noi.

Forse non tutti sanno che dal 2016 è in vigore norma che offre la possibilità di donare ad associazioni culturali una piccola parte delle proprie tasse.

Un politico una volta disse che pagare le tasse è bellissimo. Altri pensano che sarebbe più bello se fossero più eque, altri ancora non vorrebbero pagarle affatto. Sta di fatto che, in base a questa norma, ciascun contribuente può destinare il due per mille alle associazioni culturali a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi, riferita al 2015.

E’ poco? E’ tanto? E’ una mossa del Governo per imbonire chi chiede maggiori investimenti per la cultura? Non lo so. Almeno in questa sede, non mi occupo di politica. Quello che è assodato è che un’occasione che non dobbiamo lasciarci scappare.

Se avete notato, da qualche settimana qui su questo blog è apparso un piccolo banner, con la scritta Io sostengo Promemoria.

Dal 1984 la cittadina di Santo Stefano Pieve, paesino di poco più di tremila abitanti, al confine tra la Toscana, di cui fa ancora parte, l’Umbria e la Romagna, ospita un Archivio Pubblico nel quale sono raccolte e custodite le memorie, le epistole e le scritture autobiografiche degli italiani.

L’eccezionalità di questa iniziativa, ormai diventata famosa e studiata non solo in Italia ma persino all’estero, consiste nella capacità di uscire dal concetto di mera conservazione, benché anch’essa fondamentale, e nel trasformarla in ricchezza condivisa.

Forse non ne avete idea di ciò che ruota attorno a questo paesino della campagna toscana. Io fino a poco tempo fa, nella mia ignoranza, ero all’oscuro di questa realtà. Poi mi si è aperto un mondo.

Il Premio Pieve, indetto sotto forma di concorso, da oltre trentanni permette la raccolta di materiale documentario preziosissimo per la nostra memoria storica in una splendida “banca della memoria popolare”  (attualmente si parla di oltre settemila documenti originali raccolti e conservati). Inoltre numerosissime altre iniziative culturali, di cui potrete leggere diffusamente sul sito, permettono lo studio, la conoscenza e la diffusione del nostro patrimonio culturale. Attualmente il progetto Impronte digitali, in fase di realizzazione, presto permetterà la consultazione online dei diari e dei documenti conservati.

L’associazione Promemoria nasce a Pieve nel 2010 con lo scopo di collaborare con l’Archivio dei Diari alla realizzazione di iniziative per la memoria, tra cui Pieve 1944 e L’intrepida.

Loretta Veri, la sua fondatrice, è una di quelle donne di cui il nostro Paese ha veramente bisogno. Se leggerete la sua biografia, vi accorgerete che, nella sua vita, ogni sua scelta è stata una scelta di coerenza e di passione. Non è per tutti la possibilità di trasformare la propria passione nel proprio lavoro, solo pochi intrepidi ce la fanno. Tuttavia la riuscita personale di alcuni di essi, a volte, diventa patrimonio condiviso e prezioso. Ed è proprio il caso di Loretta.

Poiché Promemoria è un’associazione culturale non partecipa alla raccolta del 5 per mille, però può avere accesso a quella del 2 per mille senza concorrere con realtà troppo grandi per reggere il confronto. In più non “porta via soldi” a enti comunemente ritenuti più utili (come se la cultura non fosse utile, ma pazienza) perché a questo tipo di raccolta fondi possono accedere solo enti culturali.

Io la mia scelta l’ho fatta e sostengo #Promemoria. Voi, se non altro, pensateci. Grazie.

7 Comments

  • Ciao Silvia. 🙂
    E’ una iniziativa di grande valore che merita di essere condivisa; quantomeno, per darne notizia.

  • Sapevo che il 2×1000 era solo ai partiti politici, non che ci fossero anche le associazioni culturali. Purtroppo però il mio 730 è praticamente già “chiuso” da un mese. Quel che posso fare (e ho appena fatto) è stamparmi questo post e metterlo per il 730 l’anno prossimo, ammesso che lasceranno ancora questa possibilità.

  • Sempre bello scoprire simili iniziative.
    La storia siamo noi, sono stati i nostri avi e se è vero quello che studi continuano a scovare, parte resta radicata nel cervello strato su strato lasciandocene segno. Quindi sì! Per non dimenticare, per fare in modo che non sia una stele coperta di nomi a ricordare le gesta.
    “Io sostengo#Promemoria” è una bellissima iniziativa.

    • Poi, sai, quello che mi ha entusiasmata è proprio la conservazione e la possibilità di studiare i diari di privati cittadini. Persone come me, te, noi. Da lì passa la vita quotidiana, non solo quella delle persone di spicco. Conoscere la storia vuol dire studiare la vita delle persone comuni. Cosa che spesso, anche a scuola, si dimentica.

By Silvia

Silvia Algerino Copywriter

Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

Vivo con un marito, due figli e un gatto in una casa ai confini del mondo.

Mi occupo di scrittura: copywriting, SEO, naming e comunicazione aziendale. Non sempre nello stesso ordine.

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