Sei motivi per non mandare il blog in ferie

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Eccomi alla mia prima esperienza estiva con il blog. È già un traguardo.

Per chi mi segue da poco, ho aperto questo blog nell’autunno dell’anno scorso ma solo dall’inizio del 2016 ho cominciato a pubblicare con un calendario e una programmazione precisa.

In precedenza avevo già avuto altri blog personali, oltre a quelli per cui scrivo saltuariamente come copywriter o ghostblogger. Avevo fatto almeno 2/3 tentativi, tutti arenatisi dopo pochi post.

Pertanto è la mia prima estate da blogger.

A giugno, in un post che aveva per oggetto la domanda Vi siete mai domandati per chi scriviamo, avevo previsto che, durante le (lunghe) vacanze scolastiche dei miei figli, i miei post sarebbero stati meno cadenzati e che probabilmente avrei mantenuto fisso solo l’appuntamento dei giovedì con i miei dubbi.

Poi, come mi capita sovente appena affermato qualcosa, ho cambiato idea. Finora non ho mai saltato un appuntamento (per chi non lo sapesse pubblico il martedì e il giovedì). Tuttavia nelle ultima settimana ho sospeso i dubbi perché mi sono resa conto che è un argomento troppo impegnativo rispetto alla voglia di evasione e riposo mentale di cui tutti, che andiamo in vacanza o meno, abbiamo bisogno, orientandomi su argomenti più leggeri.

Allo stesso tempo, ho deciso di continuare a pubblicare anche ad agosto sebbene, tra un lavoro e l’altro, qualche giorno di (odiate) gerie al mare le farò pure io.

Perché? Sono davvero una stakanovista del web? No, tutt’altro. Il fatto è che ho almeno 6 buoni motivi per non mandare il mio blog in ferie.

1. L’estate mi concilia le idee

In questo periodo mi vengono in mente a ripetizione argomenti che potrei trattare nel blog. Certo, potrei tenermeli da parte, magari anche scrivere il post, e poi pubblicare a settembre, così il calendario sarebbe già bello pronto al rientro delle vacanze. Però che noia portarsi avanti così tanto. E poi questi sono senza dubbio argomenti estivi. A settembre non li leggerebbe più nessuno.

2. scarsa concorrenza: i blog sono chiusi

Avete presente le edicole d’estate? Una aperta e dieci, no. E proprio adesso che hai tempo libero per fare colazione leggendo il giornale, vuoi assolutamente leggere il giornale. Allora non importa se l’edicola è lontana, se l’edicolante è antipatico e non tiene proprio il quotidiano che di solito leggi. Ci vai lo stesso. (Sperando di non essere troppo lontana, antipatica, poco fornita).

3. argomenti più leggeri

Vi svelerò un segreto: sembro una persona seria, invece sono una cazzara. Per cui il fatto che d’estate si leggano  più volentieri argomenti leggeri, mi mette tranquillità. Se mi gira di scrivere un post sul gossip dell’estate (al di là del fatto che non so quale sia perché non li seguo), posso anche permettermelo. Meglio di così…

4. libertà di programmazione

E se decidessi di pubblicare il lunedì e il venerdì? Credo che non se ne accorgerebbe nessuno. Quando si è in ferie, non si sa mai che giorno è. Almeno, io non lo so mai. L’idea di non avere grossi vincoli, mi stimola la creatività. Anche se poi pubblico comunque il martedì e il giovedì. (Sono una cazzara metodica).

5.Leggere non è peccato – il gioco #libroso dell’estate

Con Nadia proprio due giorni fa abbiamo lanciato questo gioco #libroso e, per ora, sta avendo un insperato successo. Abbandonare il blog vorrebbe dire non seguire da vicino nemmeno lo svolgimento del gioco. Sarebbe insensato, dopo tanta fatica nello studiarlo e promuoverlo.

6. Il contatore delle visite

Per quanto lo neghiamo, un’occhio alle visite lo diamo comunque. Dopo un flessione di contatti tra fine giugno e inizio luglio, devo dire che nelle ultime settimane le visite hanno avuto un’impennata. Merito dei miei post o della scarsa concorrenza? Un po’ entrambi, presumo. Ma sarebbe sciocco non cavalcare l’onda.

Voi che fate? Andate o state?

29 Comments

  • Abbiamo fatto la stessa scelta Silvia, del resto i nostri blog sono coetanei, no? 😀
    Devo dire che a maggio avevo più entusiasmo, poi il lavoro ufficiale ha preso strani andamenti (il primo anno che io ricordo così in corsa) ed ora sono effettivamente stanca. Ma ho programmato tutto con anticipo, quindi ce la dovrei fare.
    Il ragionamento mio è stato: tutti i blog vanno in ferie (ricordo lo scorso anno), ma i lettori leggono proprio in agosto, sotto l’ombrellone, con il tablet (solo i poveracci come me leggono dal cellulare…e pure vecchio…) e io chiudo il blog proprio allora?!
    Quindi, ho disteso gli argomenti da blogger e aumentato gli argomenti da lettori (il Navigare Informati di cui sei madrina). In contemporanea speravo di portarmi avanti il mio personale NaNoWriMo estivo in tre mesi, ma si sta concentrando tutto in agosto, e nemmeno 30 giorni…
    Può essere che anch’io valuti una sospensione più avanti, magari sotto Natale.
    Cazzara metodica? Non so, non ti credo molto! 🙂

    • Non credi che io sia metodica o che io sia cazzara? 😀
      Anch’io ho fatto lo stesso ragionamento. Almeno qualcuno deve restare aperto, no? Come dici tu, con argomenti da lettori da spiaggia.
      Almeno ci proviamo. 😉

  • Io sono arcaica e sono costretta a chiudere quando sono fuori città perché non mi porto il pc in vacanza (in Grecia onestamente mi sembrava assurdo farlo) e se anche lo portassi in Valtellina be’ non ho connessione, non ho neppure uno smart phone e mi rifiuto di comprarlo finché il vecchio cell fa quello che deve fare: telefonare. Potrei comprare uno di quei robi strani da attaccare alla presa per avere internet ma torniamo al punto di partenza: sono arcaica per cui come dico oggi da me, sarà una staffetta ma tutto sommato rispetto a chi chiude 1 mese o anche oltre, è poca roba.

    • Secondo me la tua è una scelta più che comprensibile. Anche perché quando si va via è giusto staccare. Io sarò al mare solo una settimana (l’ultima di agosto) e programmerò i due post che usciranno. Se ci saranno commenti, userò lo smartphone per rispondere.

    • Replico questo commento, Marco, perché lo condivido e sotto tanti punti di vista.
      Cara Silvia menomale che ci sei, che tieni aperta l’edicola, bar, ops blog così ogni tanto si sbircia, si chiacchiera, ci si ispira e soprattutto si evade con la testa. La mia personalissima estate non prevede ferie, sarà che come dice il mio compagno ci sono sempre? No, è che tra la campagna di crowdfunding in finale, le ultime due presentazioni per promuovere il libro e poi l’inizio della fase di editing, il mio lato da scribacchina in ferie proprio non ci va.
      Vogliamo parlare del nostro concorso? Sto leggendo a più non posso, almeno non perdo il ritmo e che ne dici di un bel post sui titoli estivi da consigliare di libri vecchi e nuovi? Ad esempio ho appena finito “Il diario delle streghe” una quadrilogia new gotic per avvicinarmi ai gusti giovanili, che non mi è spiaciuta affatto e lo vedo davvero bene sotto l’ombrellone…

      • Pensa che per sei anni ho gestito davvero un circolo con bar-ristorante sempre aperto nelle feste e nei periodi di vacanza (degli altri). In confronto il blog mi fa ridere. Io e le ferie abbiamo un cattivo rapporto. A far niente mi annoio da morire.

    • Sai cos’è Marco? Mi dà un sacco fastidio l’idea che per un mese di fermi un’intera nazione. E poi a me piace fare al contrario degli altri… 😛

      • Oh siamo in piena sintonia.
        Per me non fa nessuna differenza fra periodo di ferie e non. Quando avevo il negozio lavoravo sempre, i sabati, spesso le domeniche, anche a Natale e tutte le feste comandate. E sostanzialmente non avevo mai ferie. Vivevo per lavorare.
        Mi sono sforzato a cambiare la mia vita perché detesto i ritmi e le cadenze imposte dalla società.
        Per me oggi non fa differenza fra i giorni della settimana o il weekend. Se estate o autunno.
        Le uniche incombenze prestabilite che sono costretto a rispettare sono i ritmi scolastici dei figli. Lo sai pure tu, quelli purtroppo non possiamo mutarli.
        Per il resto, viva la vita anarchica. 😉

  • E’ vero che d’estate c’è scarsa concorrenza, ma c’è anche scarsità di pubblico. Io per esempio ho già visto una flessione di visite e commenti nell’ultimo mese – ma potrebbe anche essere colpa mia -, e per agosto prevedo uno svuotamento totale.

    Per questo, il mio blog si dimezzerà durante il mese di agosto: invece dei soliti due post a settimana, ci sarà un solo aggiornamento, e si tratterà spesso di articoli più frivoli rispetto alla media. E’ un metodo che ha funzionato bene negli scorsi anni per me, quindi continuo a usarlo 🙂 .

    • Secondo me dimezzare è un’ottima soluzione. Sì, il pubblico diminuisce, credo più come commenti che come visite, però mi piace mantenere un legame con chi rimane fedele anche d’estate.

      Programmerò parecchi post in anticipo, anche perché scegliendo argomenti più leggeri e curiosi mi sarà richiesta meno documentazione e meno tempo per scrivere. Penso che riceverò anche un numero minore di commenti: sarà molto meno impegnativo rispondere.

  • Mi sembrano ottimi motivi! Allora saprò dove trovare un post fresco di giornata di tanto in tanto 😉
    Io mi unisco alla massa e chiudo la mia edicola, per il semplice motivo che non vedo l’ora di fare qualcosa di diverso. Di solito la pausa estiva mi fa bene, raccolgo nuove idee e recupero le energie. In ogni caso… ti auguro un felice agosto!

  • Anche d’estate si legge, quindi tenere aperto mi pare una buona idea. Tuttavia la programmazione continua di post alla fine logora, e se non si stacca un po’ si finisce per arrivare stanchi all’appuntamento più importante per un blogger: quello con l’autunno. 🙂

  • Merito dei tuoi post per l’impennata.
    Conferma di lettrice.
    Rallentare e a tratti immergersi in posti senza Internet , direi salutare e quasi obbligatorio .Sia per chi legge, che per chi scrive.
    Più lento il ritmo, ma senza lasciarsi crogiolare nella pigrizia più assoluta.

  • Io andrò. Oggi pubblicherò l’ultimo aggiornamento, e poi riprenderò il 1° settembre, giovedì. Quest’anno mi gira così, perché ho necessità di concentrarmi sul romanzo. E perché sono stanchissima. Il primo anno avevo ridotto gli aggiornamenti da 2 a 1 (anch’io inizialmente pubblicavo il lunedì e il giovedì). L’anno scorso ho chiuso per due settimane, mi sembra, quelle centrali di agosto. Quest’anno ho bisogno di uno stacco serio, quindi farò così. E per le visite, pazienza. Come ho scritto anche da Daniele, non guadagno sui click. Però, un post in questo mese ci sarà: quello del gioco libroso. 🙂

    • Come ho risposto a Daniele, è giusto rallentare. Il mio blog è ancora un bambino rispetto ai vostri, ha voglia di continuare a giocare anche quando è un po’ stanco.
      Aspetterò con ansia il tuo post libroso. 😉

  • In questi giorni tutti a parlare della situazione del proprio blog per l’estate 🙂
    A me invece l’estate non stimola idee, il caldo mi distrugge. Quindi rallento per avere più tempo per riposare la mente.

    • Approvo in pieno la tua scelta. Tanto più che comunque programmerai un post a settimana. Giusto rallentare quando se ne sente la necessità. Io in questo momento (è aperto da poco il mio blog) mi sento ancora fresca. 🙂 Buone vacanze!

  • E non dimenticate di mangiare frutta e verdura, bere molta acqua e restare in casa nelle ore più calde della giornata…
    Ah, no, ho sbagliato blog 😀
    insomma tutti a parlar di vacanze, che scrive di meno, chi ci da i compiti e chi scrive di più 😛
    (io per un paio di settimane resterò quasi senza internet – che bello 🙂 – vi mancherò un pochino?)

    • Come potrebbe non mancarci il nostro commentatore più fedele?? Però giusto un paio di settimane di stacco le concediamo anche a te. Buonissime vacanze!! 🙂

By Silvia

Silvia Algerino Copywriter

Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

Vivo con un marito, due figli e un gatto in una casa ai confini del mondo.

Mi occupo di scrittura: copywriting, SEO, naming e comunicazione aziendale. Non sempre nello stesso ordine.

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