2 dicembre

2
– calendario dell’avvento 2016-

la favola del minestrone

di Chiara Solerio

Due suore in cerca dell’allineamento perfetto monitorano la fila. I loro sguardi generano scosse elettriche abbastanza pungenti da spingerti in avanti. Vorresti scappare via, ma ci sono braccia pronte ad afferrare qualunque forma di ribellione, per poi ributtarla con durezza in un fiume di grembiulini blu e scarpe da ginnastica. Non vuoi che sul registro compaia quell’insulto. Sai che a casa mamma lo ripeterà ad alta voce, con una smorfia di disgusto, quasi avesse sulla lingua una caramella dal sapore amaro. Quindi, anche se non capisci perché indisciplinato sia una parola così brutta, continui a marciare in silenzio verso il refettorio.

Mangi troppo in fretta. Le suore ti sgridano, ma tu non le ascolti. Sopporti quella poltiglia verdastra mista a cavolfiore e ditalini rigati perché non vedi l’ora di scoprire cosa c’è sul fondo del piatto. Se troverai la stampa del cerbiatto, potrai leggere una favola davanti a tutta la classe. La delusione è fortissima, quando vedi un coniglio. Di nuovo. È l’animale che ti capita più spesso insieme al cane, al pulcino e al serpentello femmina con il fiocco sulla testa. Bambi va sempre al ragazzino alto e secco che riesce a scandire bene le parole perché non porta l’apparecchio, o alla biondina che ride sempre e che tutti vorrebbero baciare. Quando la suora si assenta dall’aula, dopo aver diviso la lavagna in due con una riga, i loro nomi compaiono sempre nella metà dei buoni. Il tuo invece mai.

No, tu non sei buono. Perché quando la classe rimane incustodita hai voglia di saltellare e lanci le palline di carta ai compagni. E perché non ti piace colorare dentro i bordi. Hai disegnato un sole sull’immagine con gli indiani e una casetta che non doveva esserci. Hai usato l’arancione per i volti: in America fa caldo e quegli uomini te li immagini tutti bruciati, ma le suore ti hanno risposto che avresti dovuto rispettare le regole. Per i corpi si usa il rosa, perché è il colore che meglio rappresenta la realtà.

Non sei buono perché non hai imparato la poesia a memoria. Mentre la studiavi hai perso tantissimo tempo a cercare di capire cosa volessero dire tutte quelle parolone, tipo inclito verso e illacrimata sepoltura. Alla mattina eri contento di aver scoperto il loro significato, e l’hai spiegato al tuo compagno di banco. Lui non lo conosceva, però è stato in grado di recitare i versi. E ha preso dieci.

Non sei buono perché hai inventato una canzoncina che prende in giro la suora alta con i baffi. Quando l’hai cantata i compagni ridevano, ma per punizione la direttrice ti ha dato quindici problemi di matematica da risolvere a casa. Secondo papà, sapere quanto resto devi ricevere quando fai la spesa è molto importante. Se conosci l’economia puoi mettere la giacca e la cravatta, puoi comandare tutti. Altrimenti, diventi come lo zio Mario, che ha i capelli lunghi fino a metà schiena e fuma delle strane sigarette dall’odore di foglie bruciate. A te, lo zio è simpatico. Al telefono, quando gli racconti le tue marachelle, ripete sempre che sei un artista, quindi a Natale ti regalerà una chitarra e ti insegnerà a suonarla. Per questo non vedi l’ora che torni dall’isola in cui abita, Giava. Sì, non vedi l’ora. Anche se forse nemmeno lui è buono.

***********************
Chiara Solerio

chiara_sole_avatarHo lavorato come giornalista e come copywriter. Sono una divoratrice di romanzi e di testi socio-psicologici. Da circa un decennio ho trasformato l’interesse per le filosofie orientali in uno stile di vita. Studio astrologia, sono operatrice reiki, pratico yoga e leggo i tarocchi. Ogni domenica, guardo la nuova puntata di One Piece in giapponese. Curo il blog: Appunti a Margine. Ma se dovessi barattare il mio amore per la scrittura con tutti questi interessi, lo farei senza indugio: raccontare storie non è per me un passatempo, ma una missione.

21 Comments

By Silvia

Silvia Algerino Copywriter

Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

Vivo con un marito, due figli e un gatto in una casa ai confini del mondo.

Mi occupo di scrittura: copywriting, SEO, naming e comunicazione aziendale. Non sempre nello stesso ordine.

Articoli recenti

Argomenti

Commenti recenti

Silvia Algerino Copywriter
Panoramica sulla privacy

Questo sito utilizza i cookie per poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser: permettono di riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web in modo che possiamo capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.