– Calendario dell’Avvento 2016 –
Il girasole
di Daniele Savi
Un bimbo sperduto vagò disperato, fino a ritrovarsi in un campo dove un unico Girasole, rifulgente di colore, svettava con la corolla rivolta al suo amato Astro.
Sedutosi affranto sotto di esso, piagnucolò disperato, desiderando che l’imponente fiore potesse indicargli la direzione.
Il Girasole, impietosito, lo accarezzò con i suoi petali. Facendolo alzare, si volse verso il luogo in cui il bimbo avrebbe trovato il conforto dei suoi cari.
Il fanciullo, di nuovo sorridente, lo ringraziò felice.
«Ecco, tieni» gli disse il fiore fermandolo e porgendogli un semino, mentre già correva via.
«Cos’è?» domandò il bimbo incuriosito.
«È un seme di speranza, regalo del Sole. Ogni volta che ti smarrirai, potrai farlo germogliare dentro di te e ritroverai la strada.»
Il ragazzino lo mise in tasca e se ne andò canticchiando. Da quel giorno sbagliò strada ancora molte volte, ma non perse mai più il sorriso.
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Daniele Savi
Nato nel secolo scorso, dai favolosi anni ’80 cammino attraverso la realtà rubandone ogni tanto un pezzetto, per trasformarlo in mondi e sogni. Ho scritto diversi racconti e qualche romanzo, e mi occupo di creatività in varie forme, parole, immagini e video. Mi manca solo di saper cantare. Amo mettermi in gioco, e ho accettato la sfida dell’associazione ReAgire, che ha l’ambizione di creare nuove opportunità d’impiego accompagnando in un viaggio comune lavoratori e disoccupati.
10 Comments
Un uomo che regala fiori è un signore e se lo regala nei racconti ha l’animo che brilla. Bello Daniele.
Grazie Nadia 🙂
Un racconto molto tenero, Daniele. Il linguaggio dei fiori è sempre poetico e in una favola lo è ancor di più.
Grazie Giulia 🙂 È una storia ispirata a un esperimento fatto durante un laboratorio teatrale. Un atteggiamento di speranza che non sono ancora riuscito a raggiungere personalmente, ma riuscire a rialzarsi con il sorriso anche dopo una caduta è un dono che vale la pena ricercare 🙂
Ciao Daniele. Il girasole è il mio fiore preferito. Il titolo mi ha incuriosito. Mi dà l’impressione di una favola. (mondo magico che adoro ). Se non sono indiscreta, di cosa trattava quel laboratorio teatrale?
Era un laboratorio di alcune lezioni organizzato con la mia Associazione ReAgire insieme a una regista teatrale, non aveva un tema specifico, abbiamo lavorato più che altro sul modo di interagire con il corpo e sulla voce. Una prima sperimentazione di qualcosa che in futuro vorremmo integrare come progetto più ampio nei nostri programmi per chi è in cerca di lavoro. 🙂
Bellissimo. Se ne dovessi parlare sul tuo blog più nello specifico, ti verrò a leggere. Interessante.
Se portassimo tutti, in tasca, un po’ di semi di speranza!
Buone feste, Daniele.
Già, staremmo tutti meglio invece del nervosismo che caratterizza sempre più i rapporti umani ogni giorno 🙂
Buone Feste anche a te!
Ma che bello. Ho sempre in tasca qualche seme di girasole, sempre. Hai ragione Daniele.