Questo racconto partecipa al concorso Leggere non è peccato 2017 – Le contraddizioni femminile.
Poiché l’autore Riccardo Moncada non ha un blog, viene pubblicato su questo sito come guest-post.
Il momento in cui l’amore diventa contro
Sorrideva contento. Mi guardava e sorrideva, il mio avvocato. Poi mi fissò serio. «Da oggi siete una donna libera, come una ventenne.» Scoppiò in una risata catarrosa. «Questa mattina direi che non abbiamo vinto, abbiamo stravinto.»
Mentre compilavo l’assegno era entusiasta. Quasi si sfregava le mani.
«Sa cosa le dico» mi disse avvicinandosi inebriato, ritenendomi degna di una possibile confidenza: «In dieci anni di carriera, ho vinto tutte le cause, tutte tranne una, e sa perché? Perché difendo le donne. L’unica volta che ho perso, difendevo un uomo. W le donne W» sbraitò in un’altra fragorosa risata, agitando le dita a V.
Quel giorno passeggiai per le strade del centro, fra vetrine diafane. Tante cose erano confuse.
Finalmente avevo ottenuto il divorzio dall’uomo che più odio e non sopporto su questo pianeta. Finalmente. Che strano, che buffo, che merda. Io porto sempre lo stesso nome e cognome. I documenti mi inchiodano. Eppure, una ragione deve essere cambiata in me, in lui, per le strade mondo.
Il maledetto che mi lascio alle spalle, l’ho amato. Sì, giuro, devo ammetterlo, lo ricordo, smisuratamente, l’ho amato. Sono io la stronza che lo invocava come se fosse l’unica cosa che conta. _Tutti quegli anni, la trepidazione per le nozze, l’illusione del giorno più bello. Qualcosa filtra nonostante l’immensa coltre di rancore. Si può amare e poi odiare la stessa persona con la medesima intensità?
Qual è il momento in cui l’amore diventa contro?
L’attimo in cui scollina.
Quand’è che il bene oscuro da splendente srotola nel miasma delle incomprensioni, delle liti e delle rivendicazioni senza fine?
Perché quello stesso uomo speciale adesso è la feccia sulla terra?
Quante me ne ha fatte, bastardo lui.
Cosa da innamorata non vedevo chiaro come chiaro è il candore del giorno cristallino?
Cos’è cambiato, perché tutta questa differenza?
Forse dipende da ciò che sta nel mezzo. Una trasmutazione lenta e progressiva ci ha portato a questo.
Perché si pensa che l’amore sia per sempre? Come se noi, fragili bozzoli dell’anima decidua, fossimo eterni. Forse è sufficiente la semplice monotonia dei giorni per farci smarrire in rivoli senza più via.
Quell’uomo grassoccio, esperto di codici, sorrideva contento. Aveva compiuto al meglio la mia volontà: mi aveva resa libera.
«Come una ventenne» diceva.
Come una ventenne? Ma che cazzo vuol dire!
Dopo tanto matrimonio, tanto pianto, tante liti, tanta voglia di fuggire. Dopo il troppo di un tutto ritrovarmi libera e sola.
Sola.
Sola. Senza più orari per pisciare, cucinare cene e lavare panni altrui.
Libera.
Senza camicie da stirare. Indipendente come una dannata.
Senza più dove vai. Costrizioni su chi vedere. Fare quel che voglio senza spiegare perché.
Libera e sola.
Dovrei essere pronta per vivere nuove emozioni. Nuove esperienze.
Già, ad averne voglia.
Sola e libera da tutto ormai, sì da tutto, ma non da me stessa. Dalla fottuta paura a stringermi la gola, con la sorte appresso pronta a presentarmi il prossimo conto. Eppure io lo so, sì io lo so, fra tutte le strade delle fragili speranze, fra tutte le porzioni del destino, so che da qualche parte esiste la mia gioia. Occorre solo la pazienza di ricominciare. Come una ventenne, un po’ più saggia, un po’ più stronza, un po’ più fiera.
Chi è Riccardo Moncada
L’autore Riccardo Moncada ha pubblicato nell’estate 2017 L’inevitabile crudo destino – Il commissario Pietrasanta.
Il suo romanzo ha una pagina Fb dedicata.
6 Comments
Sì fa interessante!
I partecipanti stanno tirando fuori scorci davvero ottimi sulle contraddizioni femminili.
Il contest si arricchisce di piccole perle, una dietro l’altra. Colgo l’occasione per invitare tutti partecipare e faccio i complimenti a chi già ha inviato il proprio pezzo.
Un buon pezzo, un avversario temibile dunque!
Sorrido, pensando a quanto buffo sarebbe se il contest lo vincesse un uomo, se un uomo quindi fosse stato in grado di raccontare meglio di noi le nostre contraddizioni. In questo caso ci è riuscito molto bene, ci offre uno spaccato di donna in bilico tra la solitudine bella che sa di vera libertà e quella che annienta.
Bene, bene. Un bacio a Riccardo Moncada 😀
Bravo Riccardo Moncada, sa raccontare bene le contraddizioni femminili, complimenti davvero. Esprime molto bene la sensazione di libertà e di vuoto che si prova quando si mette la parola fine a una storia d’amore, quando l’amore non c’è più.
Eppure credo che questa contraddizione la vivano anche gli uomini, nonostante la separazione sia statisticamente più richiesta dalle donne (3 volte su 4, dati 2007) ma diventi consensuale nell’80% dei casi, vuoi per questioni giuridiche o economiche. Come mi diceva un amico tempo fa: il divorzio è sempre un fallimento, non importa se lo chiedi tu, lo chiede lei, se sei convinto oppure no. L’amore che diventa odio è un fallimento di entrambi.
Bravo Riccardo!
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