Per chi scrive a livello professionale è uno strumento imprescindibile. Poco considerato nelle scuole, o addirittura sconosciuto, il dizionario analogico per me è più che un valido aiuto: è un mondo che si apre.
Non si tratta solo di avere una parola sulla punta della lingua e non trovarla, semmai è la chiave per scoprire altre possibilità di esprimersi.
Chi scrive tanto tende a ripercorrere meccanismi noti. Un po’ come chi guida tutti i giorni, che non solo non ha bisogno di pensare a quando cambiare marcia, ma assesta il suo stile di guida.
E non è detto che questo vada sempre bene.
Che cos’è il dizionario analogico della lingua italiana
Così come tutti i dizionari, anche il dizionario analogico raccoglie una serie di lemmi che fanno parte della lingua italiana. Tuttavia, la sua organizzazione è molto particolare in quanto consente di trovare le analogie tra un lemma e l’altro in modo organizzato.
Che cosa significa analogico
Se il termine dizionario è a tutti noto, forse non tutti sanno che cosa significhi invece analogico.
L’analogia deriva dalla parola greca ἀναλογία che significa corrispondenza. È una figura retorica piuttosto utilizzat in poesia, anche se spesso la si confonde con la similitudine.
In realtà, l’analogia segue uno schema retorico, così come già evidenziato da Aristotele nella Poetica, che si basa, appunto, sul concetto di corrispondenza:
A : B = C : D
Ciò implica che non sia necessario che i termini di paragone abbiano un legame logico ma spesso corrispondono grazie a una associazione di idee, di pensiero o di sensazioni. Anzi, proprio la mancanza di una corrispondenza logica dona forza a questa figura retorica, che accosta due immagini di per sé dissimili.
I lemmi e le associazioni nel dizionario analogico
Allo stesso modo, il dizionario analogico sonda le analogie presenti tra i vari lemmi aprendo connessioni semantiche che non necessariamente hanno una logica in senso stretto, ma che si basano più propriamente sulla associazione di idee e, giustappunto, sull’analogia.
Per ogni lemma, poi, sono indicate delle categorie delle quali fanno parte di termini che si legano ad esso.
Per esempio:
Giornata, s.f.: giorno
CARATTERISTICHE: positiva, bella • radiosa, luminosa • spensierata, allegra, etc. […]
AZIONI: cominciare, iniziare • trascorrere, passare, svoltare • finire, concludere, etc.[…]
MODI DI DIRE: vivere alla giornata
PROVERBI E DETTI: il mattino ha l’oro in bocca.
A che cosa serve il dizionario analogico
Il dizionario analogico serve ad aprire la mente e a trovare i nessi tra concetti e modi di esprimerli: in sostanza, aiuta a creare un immaginario che supera la logica tout-court.
A mio giudizio, è molto utile in fase creativa: permette di spaziare con la mente oltre ai nostri modi di esprimerci più consolidati che se, talvolta, possono essere un segno distintivo di chi scrive, a volte rischiano di diventare una gabbia da cui fatichiamo a uscire.
Ma, tanto più, serve a sviluppare le idee. Per il mio lavoro, per esempio, uno degli ambiti in cui lo sfrutto maggiormente è quello della creazione dei naming, ma non solo.
Anche quando si scrive narrativa, si possono trovare spunti molto utili sia per esprimere concetti al di fuori del proprio linguaggio standard, soprattutto nella costruzione di personaggi che devono avere una loro propria personalità, sia per aiutarci ad aprire la mente alle idee e raccontare con formule nuove.
Talvolta, mi capita di sfogliarlo proprio per suscitare le connessioni mentali. Insomma, un mondo di parole che diventa un mondo di concetti.
E voi, che cosa ne pensate? Usate il dizionario analogico?
6 Comments
Sai che non sapevo dell’esistenza del dizionario analogico, io mi limito a cercare sinonimi e contrari con la funzione di word, effettivamente può essere utilissimo.
È vero che tendiamo a usare sempre gli stessi termini e uscire dalla “gabbia” può essere più che mai opportuno.
Io lo trovo utile proprio per le opportunità che apre. Mi fa venire in mente nuove idee.
Io uso il dizionario Garzanti (ma non è l’edizione analogica). Praticamente fondamentale, mi piace consultarlo (anche se il Web è a un clic di distanza).
Sì, il web è comodo. Ma come dici tu, mai come nel caso dei dizionari il cartaceo ha la sua importanza.
Non sapevo che esistesse un dizionario analogico, ma mi sembra un testo molto utile. Grazie per il suggerimento. 🙂
È davvero uno strumento poco conosciuto ma, a mio parere, molto molto stimolante.