Chiuso il primo anno solare del mio blog, come in ogni azienda che si rispetti, ho deciso di fare una piccola analisi di ciò che ha funzionato e di ciò che invece ha portato risultati meno buoni.
Il primo dato riguarda l’analisi complessiva delle letture del mio blog: se al mese di marzo 2016 (primo mese di cui dispongo delle statistiche complete, in quando prima il mio sito non era collegato né ad Analitycs né a WordPress.com) le visite complessive sono state 987, nel mese di dicembre sono arrivate ad un totale di quasi 4.000 (ovviamente mancano i dati degli ultimi 3 giorni), un +400% che fa ben sperare sul futuro dell’azienda.
Vero è che in questo mese ho goduto del successo del Calendario dell’Avvento, ma anche i numeri di settembre, con il picco di 2780 visualizzazioni grazie a Leggere non è Peccato e non solo, e le 2160 visualizzazioni di novembre, costituiscono una piacevole conferma.
La top ten degli articoli più letti
- Leggere non è peccato: il concorso più libroso dell’estate
- Thriller paratattico: libera i tuoi tabù
- Buck: la mia intervista a Serena Bianca De Matteis
- Bookabook: crowdfunding, casa editrice o community di aspiranti scrittori?
- Che cos’è la lettura creativa?
- E se i big fossero tra di noi? 5 motivi per leggere scrittori meno noti
- Joshua: la mia intevista a Massimiliano Riccardi
- La telefonata (racconto)
- Dubbio n. 13: come scrivere scene tabù?
- Dubbio n. 19: quanto conta la lunghezza?
Perché proprio questi articoli?
La domanda sorge spontanea: che cosa lega questi articoli tra di loro e perché proprio questi hanno ottenuto un maggior numero di letture?
1. la collaborazione con altri blogger
Il primo dato è lampante: la collaborazione fa la differenza. Ben 5 post su 10 hanno a che vedere con altri blogger e/o scrittori.
Quando abbiamo messo in campo Leggere non è peccato, né io né – forse ancor meno di me – Nadia pensavamo che avrebbe avuto questo successo. L’idea di lanciarlo proprio nel mese in cui i blog fanno vacanza era rischiosa, tuttavia ha colmato un vuoto l’idee e ha funzionato.
Il thriller paratattico ovviamente ha goduto del proprio nome e della bravura dei suoi inventori, Helgaldo e Michele Scarparo, più che della mia, anche se devo ammettere che il tema “tabù” è stato interessante, tanto che anche il dubbio n. 13, scritto pochi giorni dopo, ha goduto del traino del thriller ed è entrato nella top ten.
Per quanto riguarda le interviste e il Calendario dell’Avvento dirò tra poco.
2. Le interviste
Ho indicato questo punto come elemento a sé, ma in realtà è in stretta connessione con quello precedente. Anche qui il legame con altri blogger scrittori ha dato i suoi frutti: Serena Bianca De Matteis e Massimiliano Riccardi non solo sono ottimi scrittori che incuriosiscono i miei lettori, ma hanno un loro pubblico, che, grazie a loro, è arrivato sul mio blog.
Sebbene non nella top ten, un buon riscontro l’hanno ottenuto anche le interviste a Sandra Faè, Marco Freccero e Daniele Savi, per gli stessi motivi appena elencati.
Una caratteristica che credo sia piaciuta è il taglio che ho scelto: le mie interviste affrontano gli scrittori con la stessa serietà che si riserva a scrittori più affermati (e non necessariamente più bravi). Tant’è vero che anche il post sui 5 motivi per leggere scrittori meno conosciuti ha avuto un discreto successo.
3. Il crowdfunding
Sebbene si tratti di un post vecchio, uno dei primi che ho scritto, gode ancora di parecchia attenzione. In effetti siamo ancora pochi ad avere sperimentato questa via editoriale e, per quanto ne so io, finora è stato un argomento poco o per nulla trattato nei blog. Fino a poco fa era addirittura osteggiato. Quando Salvatore Anfuso ospitò sul suo blog il mio guest sull’argomento, ne nacque una bella schermaglia con Marco Amato, in conseguenza della quale io e Marco diventammo amici.
Nell’ultimo anno l’argomento ha iniziato ad interessare una fetta sempre più ampia di pubblico, tant’è che sovente ricevo mail in cui mi si chiedono informazioni e consigli, anche in virtù del fatto che svolgo volontariamente per Bookabook l’incarico di mentore.
Nel prossimo anno sfrutterò più a fondo questo tema e presto vi racconterò il perché e il come.
4. il posizionamento sui motori di ricerca
Parrebbe che, cercando lettore creativo su google, il mio blog sia al primo posto. Che, a dirla tutta, non è un gran risultato: primo perché – ci mancherebbe ancora – è il nome del mio blog, secondo perché non so chi mai farebbe quel tipo di ricerca. Tuttavia c’è anche da dire che il mio post su che cos’è la lettura creativa è uno dei più letti e gode di una lettura costante quasi quotidiana, con una percentuale altissima di nuovi utenti che vi accedono, come se davvero qualcuno ci capitasse su cercando qualcosa. Strano, però, no?
5. Racconti
Ho pubblicato pochissimi racconti, credo due o tre, se si eccettua il Calendario dell’Avvento, dove però i racconti erano di vari autori.
La telefonata ha goduto di un buon successo, ma non tanto per merito mio, quanto per il fatto che il mio racconto è stato ripreso in un post da Salvatore sul suo blog (ancora una volta la collaborazione tra blog che funziona). Infatti il numero di sessioni di visita di cui questo racconto ha goduto il 26 maggio, giorno della pubblicazione sul mio blog, sono state superate di qualche unità il 21 giugno, giorno del post di Salvatore.
Tuttavia credo che si possa dire che anche il Calendario dell’Avvento abbia avuto un buon successo nella sua totalità, considerando che il mese di dicembre il mio blog ha avuto quasi 4000 visualizzazioni. C’era il rischio che la pubblicazione quotidiana di racconti venisse a noia, invece, grazie anche alla bravura degli amici scrittori/blogger che hanno partecipato, questo rischio è evaporato rapidamente.
6. I dubbi del giovedì
Nonostante i dubbi siano nelle ultime due posizioni della top ten, in generale i post aderenti a questa categoria sono piaciuti.
Credo che il motivo sia abbastanza intuitivo: nei miei post ho trattato di dubbi abbastanza comuni, la cui soluzione non è per nulla scontata né facile da raggiungere. Il mio obiettivo è stato proprio quello di spingere i lettori a confrontarsi tra di loro e a suggerire eventuali risoluzioni anche perché, come ho sempre detto, la mia domanda era originata da difficoltà reali, incontrate durante la stesura di racconti e/o romanzi.
Che poi il fatto che entrambi i due post entrati nella top ten avessero un titolo maliziosamente allusivo, probabilmente non è casuale.
Il dubbio di oggi invece è: proseguire questa rubrica o no?
E a voi, che cosa è piaciuto quest’anno del mio blog e perché?
21 Comments
Bè, complimenti. Direi che hai fatto un ottimo lavoro. Una delle caratteristiche principali del tuo blog è che è dedicato quasi esclusivamente a dar spazio agli altri, una cosa molto bella. Blogging allo stato puro, nessuna autoreferenzialità. Per quello che riguarda la menzione dellla bellissima intervista che hai voluto regalarmi, non posso che esserne strafelice. Riassumendo possiamo desumere un risultato fantastico per “Lettore creativo”, adesso viene la parte più difficile: superare se stessi. Un bacione grande a te, Silvia, e un caro saluto a tutti.
Grazie, Massimiliano. Io credo che il blog debba essere gestito in modo personale e debba seguire le inclinazioni personali di chi ci scrive. A me piace molto collaborare con gli altri, sono sempre stata per gli sport di squadra più che per quelli individuali, sono fatta così.
Come ben dici, ora bisognerà superare se stessi. Una bella sfida. Ci proveremo. 😉
A me sei piaciuta tu.
Quando ho iniziato ad affrontare il mondo dei blog tutto mi era estraneo, usavo il mio in formato Altervista come una sorta di diario emozionale, seguendo il tuo mi sono accorta che non lo sfruttavo affatto e seguendo i tuoi consigli l’ho trasformato e migliorato. Anche tutte le persone interessanti che ci gravitano attorno sono merito tuo. Scrittori, lettori, scribacchini… un eterogeneo interessantissimo universo da cui attingere e da cui farsi plasmare.
Personalmente la tua rubrica dei dubbi a me è sempre piaciuta, come tutti gli articoli legati alla scrittura creativa, perché chè chè tu ne dica hai da insegnare.
Come dice Massimiliano, il tuo modo altruista di fare ha permesso a molti blogger di sostare qui e far diventare la tua casa la casa di ognuno. Solo così si cresce, solo così si crea rete, che altro non è se non amicizia.
Per me puoi solo migliorare proseguendo nella stessa maniera che hai usato fino ad oggi, seguendo il tuo istinto.
Tu sei una persona attenta ai consigli degli altri e molto capace di crescere e migliorare. Quindi il merito è solo tuo.
Sì, penso che la rubrica dei dubbi proseguirà, devo solo decidere se mantenere la cadenza settimanale o se alternarla ad altro. Boh, vedremo! 😉
Hanno già scritto tutto gli altri, mi pare: che cosa aggiungere? Ah, sì: il meglio deve ancora venire! 🙂
Hai perfettamente ragione, Marco. Il meglio deve ancora venire. Il punto è: verrà?? 😛
Per essere il primo anno hai avuto ottimi risultati, quindi ti faccio tanti complimenti, sei stata brava, quando un blog cresce ciò avviene perché dietro c’è un grande impegno, senza ombra di dubbio. Io ho iniziato a seguire il tuo blog assiduamente grazie a “leggere non è peccato” proprio perché in agosto avevo più tempo ed erano in vacanza gli altri blog, la tua quindi è stata una scelta vincente e poi il concorso era molto intrigante, parlare dei motivi per cui si ama leggere è sempre una bella spinta. Buon anno e buon proseguimento di blogging cara Silvia!
Grazie Giulia. Sì, Leggere non è peccato ha aperto sia il mio blog sia quello di Nadia a diverse nuove persone. In fondo l’idea non è stata niente di geniale, forse quello che è stato vincente è stato proporlo in un periodo in cui rischiava di essere un flop. Ecco, credo che si debba osare per poter migliorare. A volte funziona, altre no. Ma in ogni caso di impara sempre.
Buon anno anche a te, cara! 🙂
Credo che tu sia stata bravissima a crearti il tuo spazio in un settore – blog libreschi – piuttosto inflazionato. L’unicità è la caratteristica del tuo blog, e anche la tua personalità. Come ti poni, come argomenti, sempre con competenza e mai presunzione. I dubbi del giovedì è una rubrica interessante non la abolirei. Il calendario dell’avvento è stato la classica ciliegina sulla torta.
Grazie mille, Sandra.
Sì, devo dire che il Calendario dell’Avvento mi è proprio piaciuto, ma ha funzionato perché voi tutti avete accolto l’idea con entusiasmo e alla fine avete fatto tutto voi, io ben poco.
Studierò anche iniziative simili per il futuro, vedremo che cosa succederà.
Come dicevo a Nadia, penso che i dubbi rimarranno, forse però cambierò qualcosa nella formula. L’eccessiva ripetitività mi annoia. 😉
Uh che vergogna, siamo diventati amici dopo la schermaglia da Salvatore. 😀
Colpa mia che non riesco a stare in silenzio per un attimo di troppo. Ma sto imparando. Ormai sto quasi sempre zitto, in clausura fra un po’. 😀
Volevo aggiungere solo una nota sui dati Analytics. Sui miei siti e blog ci ho convissuto per anni e alla fine non li guardavo più perché la lettura diventava sempre più articolata e complessa.
Perché ad esempio, quando si riportano gli articoli più letti, occorre epurare le marginalità del caso, altrimenti si rischia di sbagliare l’analisi.
Nel senso che, quando si valuta la performance di un post occorre tenere conto della fonte.
Un conto è che la classifica venga stilata da chi apre la newsletter, quindi dai lettori già affezionati. Diverso è il caso quando il traffico deriva dai social e ancora di più da Google.
Ad esempio, un articolo può essere più letto rispetto a un altro, perché il primo Google lo posiziona bene, il secondo no. Quindi il traffico da posizionamento spesso è la discriminante perché un articolo abbia successo. Potenzialmente, articoli più interessanti, possono essere letti meno, perché Google non li premia, o li ignora.
Lo stesso vale per i social. Un articolo può ricevere più traffico dai social, rispetto a un altro, perché può cambiare l’orario in cui si è postato. Perché uno è stato condiviso dagli amici di più rispetto a un altro e così via.
Man mano che si sommano i dati, diventa sempre più complicato leggere le statistiche e comprendere i trend reali. Per dirti, uno dei miei siti era dedicato ai voli sugli aeroporti di Roma. Per qualche giorno il sito esplode per numero di visite. Quintuplicate. Introiti pubblicitari alle stelle. Cosa succede? In pratica uno sciopero aveva spinto centinaia di migliaia di passeggeri a cercare info sui ritardi e una mia pagina (per virtù dello Spirito Santo) si era posizionata prima. I dati chiaramente sulle pagine più visitate durante l’anno, a quel punto erano sballati, e di queste esternalità (anche minori) ne capitano sempre. Articoli che per un mese si posizionano ricevono traffico e poi scompaiono. Insomma, la vita di chi deve leggere le Analytics è davvero dura.
Per questo io ci ho rinunciato. 😀
Comunque sono molto contento del tuo trend positivo. E conoscendo le tue capacità sono certo che questi siano solo i primi botti.
Che dire, tanti auguri di buon anno e sono contento che il guest galeotto di Salvatore ci abbia fatto conoscere. 😛
Ma figurati! E’ stata una bellissima schermaglia, da cui ho imparato tanto. Sei stato molto cortese, sebbene avessimo idee diverse e io, da novellina dei blog, ho avuto occasione di confrontarmi con una persona competente come te.
Sì, hai ragione. Le statistiche sono comunque da prendere con le molle, non solo per i motivi che giustamente elenchi tu, ma anche perché i miei numeri sono ancora veramente piccoli e bastano poche decine di clic a cambiare tutto il quadro.
Il mio era più che altro un pretesto per confermare i sei punti che ho analizzato che, a mio parere, sono veramente quelli che hanno contribuito a costruire una crescita. Primo su tutto, come dicevo, la collaborazione con gli altri blog.
Tantissimi auguri anche a te. 😉
(…e finisce sempre che metto MiPiace al post, vado per commentare e mi interrompono per mezza giornata 😛 )
Direi un’ottima annata!
Io devo ancora guardare le statistiche…anche perchè non sono facilmente comprensibili e a volte ci sono storture dovute a colpi di c… Qualcosa lo intuisci e altro ti chiedi “Ma perchè questo e non quello??” Mah!
In ogni caso i risultati vanno visti solo in relazione all’obiettivo che si voleva raggiungere, che in genere non è solo di visualizzazioni totali, ma di valorizzazione di alcuni contenuti in favore di altri. E qui solo il blogger lo sa.
No, non sospenderei i dubbi del giovedì. Peccato non siano in lista gli articoli dei 6 personaggi, perchè anche quello mi era piaciuto parecchio (eh no, non mi sono dimenticata che ho anche quel racconto da scrivere e tu ne sarai la madrina 😉 )
Penso che il 2017 sarà un anno strepitoso!
Io comincio già il 2 con un challenge, sono ufficialmente un peaker! Vi spiegherò….
Grazie, Barbara.
Gli articoli dei 6 personaggi secondo me non erano male, però qualcosa non ha funzionato del tutto e credo che sia il fatto che erano troppo complicati da seguire, con troppe variabili. Però anch’io penso che non tutto fosse da buttare e voglio ristudiarmi la formula e vedere come proporli in un altro modo. Visto che a te sono piaciuti in particolare potremmo anche studiare qualcosa a due su entrambi i nostri blog, che ne dici?
Why not? Tieni conto che il libro sulla struttura dei giochi però l’hai studiato tu, io al massimo posso cercare una soluzione tecnica per renderlo più fruibile dal web per i lettori 😉
Ti ricordi tutto tu, eh? Comunque finora non è che c’ho capito tanto di quel libro. Ma ci verranno belle idee ugualmente. Faremo faville io e te! 😉
Quindi è ufficiale: anno strepitoso per chi è nato l’11 dicembre o una settimana più tardi, ha un blog, ama scrivere ed è molto simpatico. Caratteristiche sparate a caso.
Caratteristiche scientifiche, direi! 😛
Abbiamo un arco con molte frecce! 😉
Bravissima.
Grazie mille, Helgaldo.